Diorama "Palasina"

Alberto Russo

Una linea a binario unico di media importanza che attraversa una zona verde prealpina.
Su questa linea si incontra la piccola stazione di Palasina, con annessi due tronchini e un modestissimo raccordo industriale.

Siamo nel decennio '84-'94, periodo nel quale i treni erano pieni di colori, con composizioni miste, i mezzi di ogni epoca si mischiavano, ancora sopravvivevano le manovre dei treni raccoglitori e i treni locali ancora fermavano a tutte le stazioni grandi e piccole (oggi le piccole non esistono più!).

La prima idea nasce tanti anni fa con il modulo del FV (Fabbricato Viaggiatori, n.d.r.) e si sviluppa negli anni senza un progetto ben definito e chiaro di cosa riprodurre. Sono seguiti, tre anni fa, il secondo modulo con la connessione tra linea principale e fascio tronchini e, due anni fa, il terzo modulo con il mini raccordo industriale, per un totale di 3,10m di lunghezza per 35 cm di larghezza.

Vista del piazzale di stazione lato tronchino di ricovero e raccordo merci. - Foto A. Russo - 06/12/04.

Per il sottoscritto questo plastico rappresenta il primo lavoro portato a termine, dopo vari lavori inconclusi e anche un buon campo sperimentale, nel quale ho sperimentato e affinato varie tecniche e metodologie per costruire i telai (3 strutture diverse per i tre moduli), per posare i binari e gli accessori, per far crescere il verde o autocostruire alcuni particolari, per studiare un semplice e funzionale impianto elettrico e, infine, ma importante lo stesso, per come progettare il prossimo plastico (quando??).

Treno merci in transito sullo scambio di accesso al fascio e raccordo merci. - Foto A. Russo - 28/11/04.

I binari sono Roco, tranne tre scambi Lima sul secondo modulo, la massicciata in sughero e la vegetazione sono semi-elaborati di prodotti commerciali, come anche i muri di contenimento e il portale, i quali hanno richiesto qualche adattamento più profondo per forma , dimensioni e colori.
Tutti i muri sono in polistirolo stampato, incollati a strutture in legno per irrobustirne la fragilità del materiale di cui sono fatti.
I pali della linea aerea sono di Il Treno per la linea principale e Sommerfeldt per i tronchini (due tipi diversi, situazione che si presenta al vero per ridurre i costi), questi ultimi modificati dove necessario per mantenere la geometria della catenaria in relazione alla posizione dei pali stessi e invecchiati per imitare uno stato avanzato di abbandono alla ruggine. La linea aerea è autocostruita con filo di rame e, per pignoleria, presenta due fili di contatto e una fune portante, naturalmente con pendini a doppio giro, alternati ai due fili di contatto.

La E652.006 prototipo (Rivarossi) transita davanti al fabbricato viaggiatori di Palasina, ricco di particolari riportati sia sull'edificio che
nei dintorni. - Foto A. Russo - 30/11/04.

Il FV è ricavato dalla stazione di un vecchio plastico abbondantemente rielaborata per aumentarne l’altezza e abbondantemente invecchiata per nascondere le sue dimensioni un po’ scarse e rendere l’edificio più “italiano”.
Quasi tutti i dettagli ferroviari (cippi dei circuiti di binario, traverse limite, tabella limite di velocità, cippo kilometrico, tabelle limite marciapiede) sono autocostruiti, mentre i paraurti, il telefono di linea, le “leopolder” e l’orologio del FV sono prodotti commerciali.

 I particolari abbondano in questa inquadratura: picchetti dei cdb, traverse limite, motori degli scambi, scatole di cablaggio, vegetazio-
ne, sporcatura, colorazione, disposizione degli oggetti, tutto curato con la massima attenzione. - Foto A. Russo - 12/08/04.

Strade e piani asfaltati sono ricavati da colate di gesso gia colorato poi spianate. Nel raccordo industriale le rotaie sono affogate dentro il gesso, come nella realtà sono affogate nell’asfalto, cercando di ottenere una buona circolabilità delle ruote all’interno della gola. Sinceramente devo dire che si potrebbe ottenere un risultato migliore, ma devo prendere dimestichezza con il gesso, per poterlo lavorare prima della essicazione.

Particolare del raccordo e fascio merci, con a lato il tronchino di ricovero e manovra. Più a lato il binario di linea su cui transita una
nostalgica composizione di ALe601. - Foto A. Russo - 28/11/04.

Tutti i particolari, dagli edifici ai dettagli di strade e ferrovia, hanno l’intenzione di riprodurre la realtà italiana nelle sue forme e caratteristiche, come anche nel loro stato di semi-abbandono o adeguamento (vedi per esempio la strada rattoppata per i lavori o l’erba che cresce un po’ ovunque!).
Il raccordo non presenta edifici per motivi di spazio e per lasciare libertà al caso circa la presenza di diversi tipi di carri: dai pianali a quelli chiusi, a sponde alte o per trasporto lamiera. Purtroppo la lunghezza dei tronchini non è così generosa da far stare intere composizioni o lunghe teorie di rotabili, però alcuni carri ad assi non rimangono sacrificati nella lunghezza esigua. Il raccordo non è elettrificato perché presuppone che le manovre siano svolte da piccoli automotori diesel.

Vista d'infilata del diorama completo con un treno in linea al traino di una E646 ed una piccola colon-
na di carri in manovra nel fascio merci straordinariamente al traino di una locomotiva a vapore Gr.835
al termine della carriera...- Foto A. Russo - 30/11/04.

La mancanza di un segnale di partenza per il tronchino giustifica il blocco virtuale del tratto di linea tra le due stazioni adiacenti a Palasina per lo svolgimento di tutte le manovre tra la linea principale e la comunicazione con il tronchino stesso. Infatti il segnale a portale non protegge lo scambio di uscita dal fascio.

I treni che passano da Palasina sono rapidi (poi IC), espressi, treni-notte e locali con composizioni, di solito, omogenee di carrozze. Queste sono di tutti i tipi, Gran Confort, Eurofima, tipo X e tipo '46 o '59, Corbellini e Centoporte per i locali, MDVC o MDVE, carrozze letti e cuccette, ecc…..
I treni merci variano di composizione da quelli monotematici a quelli misti con materiale vuoto e carri carichi insieme; alcuni richiedono doppie trazioni.

Doppia trazione di E633 a comando multiplo al traino di un pesante treno di lamiere in rotoli. - Foto A. Russo - 28/11/04.

Dal punto di vista impiantistico è in corso di preparazione l’anello di chiusura del tracciato. Perché i treni non passano a Palasina solo per le foto, ma perché devono viaggiare….

 

Alberto Russo


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