Elaborazioni: pilota MD VIC65

Sergio Vadora

Osservando i numerosi treni estivi presenti sui binari liguri ho notato la presenza delle carrozze pilota a piano ribassato con cabina modificata appartenenti al compartimento di Milano.
Queste carrozze, facenti parte della prima serie e riconoscibili a prima vista per gli aeratori sul tetto non cannellato, sono riprodotte già da molto tempo da Lima; ultimamente, applicando la nuova livrea delle FS, i tecnici vicentini hanno messo mano a queste carrozze apportando alcune migliorie che non le fanno più stonare col resto della produzione, pur mantenendo la lunghezza in scala 1/100. 
Siccome Lima riproduce solo la pilota con cabina passante nei nuovi colori FS bianco-verde-blu (oltretutto inesatta perché al vero tutte le pilota della prima serie non hanno mai assunto i nuovi colori prima della modifica della cabina) ho voluto cimentarmi nella trasformazione che ha coinvolto tutta questa serie di pilota milanesi.
Prima di incominciare bisogna ricavare le dimensioni di massima che occorrono, magari fotografando in stazione la vettura reale o recuperando qualche disegno tecnico; per questa elaborazione non ho rilevato le quote con riduzione in scala di quelle del vero, ma più semplicemente (e più velocemente) ho mantenuto le proporzioni del prototipo, senza preoccuparmi troppo del mezzo millimetro in più o in meno, tenendo anche conto che il modello Lima risulta in lunghezza 1/100. 
Il modello di partenza sarà a scelta nei nuovi colori o nei vecchi arancio-viola-crema (non va bene il grigio ardesia perché nessuna pilota dopo la modifica ha mantenuto questa livrea): questa decisione dipende esclusivamente dal periodo in cui si vuole ambientare il modello. 

La prima cosa da fare è l'asportazione del soffietto tubolare sul muso in lavorazione, dei respingenti (per evitare di danneggiarli) e dei carrelli (per praticità).
Con carta abrasiva si liscia il frontale, asportando gli spessori anche minimi in prossimità dei fanali e con una fresetta da modellismo si taglia la zona che comprende l'intercomunicante ed i finestrini frontali.
Siccome la carrozza si presenta in due pezzi (tetto e fiancate/telaio) e la loro divisione va a coincidere proprio con la posizione dei nuovi finestrini frontali e laterali, ho deciso di lavorare con la carrozza sempre montata per evitare in un secondo tempo di dover creare incastri perfettamente combacianti rimontando il tutto. Per questo motivo ho deciso di aprire il pavimento tra l'estremità in questione ed il perno del carrello; così facendo sarà più facile ricostruire il muso potendo accedere anche all'interno della vettura. Ovviamente verrà asportata anche la riproduzione dei sedili, anche perché al vero non sono presenti nel vano bagagliaio; sarà di aiuto usare una fresetta per modellismo con una seghetta circolare: in questo modo l'operazione risulta veloce e pulita.
Una buona parte dell'opera sarà fatta quando avremo terminato di chiudere tutti i finestrini laterali della cabina, porta di servizio compresa: ho operato usando un foglio di plastica trasparente opportunamente sagomato e posto all'interno del finestrino ed ho portato a livello con abbondanza di colla cianoacrilica. Una volta essiccata risulta essere come plastica ed eventuali sporgenze possono essere rettificate con carta abrasiva. La colla cianoacrilica può essere usata come stucco: messa in gocce nella fessura da chiudere, quando sarà asciutta potrà essere trattata come plastica e lisciata a piacimento.
Si passa ora all'apertura dei finestrini laterali, eseguita anch'essa con la solita fresetta; bisogna prestare estrema attenzione a non asportare troppo materiale: sarebbe un peccato dover ricostruire una parte di fiancata! Una volta aperto il finestrino va rifinito con opportune limettine di varie forme; all'interno dovrà essere posta una piccola cornice che fungerà da base per il finestrino.

Viene ora il momento del lavoro più determinante per la riuscita della modifica: il frontale. Ho usato un foglio di plastica trasparente sagomato tenendo conto delle fattezze del prototipo reale, e l'ho incollato sul muso; a questo punto, segnati gli spazi da lasciare per i finestrini (usando plastica trasparente si ha il vantaggio di ottenere vetri perfettamente a filo) ho intrapreso la verniciatura. Mischiando colori ad acqua delle tonalità verde scuro, blu elettrico e bianco ho ottenuto la tinta verde esatta e per il grigio chiarissimo ho usato il colore bianco al 95% e nero al 5%; per questa elaborazione non serve il blu perché la zona di lavoro non comprende quella così verniciata.
Terminata la verniciatura ho messo al loro posto i finestrini laterali, anch'essi fatti con plastica trasparente; per quanto riguarda la loro cornice cromata ho agito come un tempo faceva la ditta Tarvisium: con una punta ho inciso la cornice direttamente sulla plastica trasparente che, incidendosi, si imbianca quel tanto che basta per sembrare cromata ed in più acquista lo spessore voluto.
Per riprodurre le ghiere dei fanali ho usato un profilato in ottone cromato per quelli bianchi e del filo sottilissimo stagnato e sagomato a cerchio intorno ad una punta di matita per quelli rossi; il vetro dei fanali è stato riprodotto con alcune gocce di colla cianoacrilica. Per i fanali rossi ho atteso l'asciugatura per dare poi un colpo di pennello con vernice ad acqua color rossa. Queste operazioni si evitano se si vogliono rendere funzionanti i fari: in questo caso sarà il led stesso a fungere da vetro.
Il terzo faro, riprodotto da Lima in modo approssimativo, va completato con il fanale vero e proprio recuperato da uno di quelli asportati in origine dal frontale. Inoltre va aggiunta la piccola visiera che funge da riparo per la luce solare (per meglio individuare il fascio di luce).
Il frontale si completa quindi con vari aggiuntivi autocostruiti e non: tergicristalli, gancio realistico, accoppiatori pneumatici, casse per le batterie e mancorrenti.
Per quanto riguarda il nuovo logo delle FS ho scelto le decals di Sara Decals; vanno applicati in tutto tre simboli: uno per ogni fiancata ed uno sul muso sotto ai finestrini.
Per questo modello ho deciso di non effettuare la solita sporcatura che lo rende vissuto perché al vero capita di vederne alcune appena ridipinte nei nuovi colori, nuove di fabbrica; eventualmente si potranno applicare alcuni graffiti che purtroppo regnano incontrastati sui mezzi milanesi e non solo, ma siccome l'effetto sarebbe abominevole (proprio come al vero!) ho deciso non fare neanche il "graffittaro".

A questo punto tutto è pronto per circolare sul plastico: qualunque sia la colorazione scelta, questa pilota potrà viaggiare trainata o spinta da E424 navetta, E646 (non verdi!), E656 sesta serie, E633, E632 ed E652 in composizione variabile dalle 3 alle 9 vetture; ovviamente per chi sceglie la nuova livrea FS si presentano alcuni vincoli dettati da un estremo realismo: sarà impossibile la compresenza sul plastico con E626, E428 in servizio regolare (una deroga per quelli mantenuti in servizio per treni speciali) ed E444 con vecchie cabine.
Dopo questa elaborazione posso così riprodurre sul plastico uno dei treni milanesi estivi affollatissimi in viaggio verso la riviera ligure: buon viaggio!

Sergio Vadora


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