Sergio Vadora
Osservando i numerosi treni estivi presenti sui binari liguri ho notato la
presenza delle carrozze pilota a piano ribassato con cabina modificata
appartenenti al compartimento di Milano.
Queste carrozze, facenti parte della prima serie e riconoscibili a prima vista
per gli aeratori sul tetto non cannellato, sono riprodotte già da molto tempo
da Lima; ultimamente, applicando la nuova livrea delle FS, i tecnici vicentini
hanno messo mano a queste carrozze apportando alcune migliorie che non le fanno
più stonare col resto della produzione, pur mantenendo la lunghezza in scala
1/100.
Siccome Lima riproduce solo la pilota con cabina passante nei nuovi colori FS
bianco-verde-blu (oltretutto inesatta perché al vero tutte le pilota della
prima serie non hanno mai assunto i nuovi colori prima della modifica della
cabina) ho voluto cimentarmi nella trasformazione che ha coinvolto tutta questa
serie di pilota milanesi.
Prima di incominciare bisogna ricavare le dimensioni di massima che occorrono,
magari fotografando in stazione la vettura reale o recuperando qualche disegno
tecnico; per questa elaborazione non ho rilevato le quote con riduzione in scala
di quelle del vero, ma più semplicemente (e più velocemente) ho mantenuto le
proporzioni del prototipo, senza preoccuparmi troppo del mezzo millimetro in
più o in meno, tenendo anche conto che il modello Lima risulta in lunghezza
1/100.
Il modello di partenza sarà a scelta nei nuovi colori o nei vecchi
arancio-viola-crema (non va bene il grigio ardesia perché nessuna pilota dopo
la modifica ha mantenuto questa livrea): questa decisione dipende esclusivamente
dal periodo in cui si vuole ambientare il modello.
La prima cosa da fare è l'asportazione del soffietto tubolare sul muso in
lavorazione, dei respingenti (per evitare di danneggiarli) e dei carrelli (per
praticità).
Con carta abrasiva si liscia il frontale, asportando gli spessori anche minimi
in prossimità dei fanali e con una fresetta da modellismo si taglia la zona che
comprende l'intercomunicante ed i finestrini frontali.
Siccome la carrozza si presenta in due pezzi (tetto e fiancate/telaio) e la loro
divisione va a coincidere proprio con la posizione dei nuovi finestrini frontali
e laterali, ho deciso di lavorare con la carrozza sempre montata per evitare in
un secondo tempo di dover creare incastri perfettamente combacianti rimontando
il tutto. Per questo motivo ho deciso di aprire il pavimento tra l'estremità in
questione ed il perno del carrello; così facendo sarà più facile ricostruire
il muso potendo accedere anche all'interno della vettura. Ovviamente verrà
asportata anche la riproduzione dei sedili, anche perché al vero non sono
presenti nel vano bagagliaio; sarà di aiuto usare una fresetta per modellismo
con una seghetta circolare: in questo modo l'operazione risulta veloce e pulita.
Una buona parte dell'opera sarà fatta quando avremo terminato di chiudere tutti
i finestrini laterali della cabina, porta di servizio compresa: ho operato
usando un foglio di plastica trasparente opportunamente sagomato e posto
all'interno del finestrino ed ho portato a livello con abbondanza di colla
cianoacrilica. Una volta essiccata risulta essere come plastica ed eventuali
sporgenze possono essere rettificate con carta abrasiva. La colla cianoacrilica
può essere usata come stucco: messa in gocce nella fessura da chiudere, quando
sarà asciutta potrà essere trattata come plastica e lisciata a piacimento.
Si passa ora all'apertura dei finestrini laterali, eseguita anch'essa con la
solita fresetta; bisogna prestare estrema attenzione a non asportare troppo
materiale: sarebbe un peccato dover ricostruire una parte di fiancata! Una volta
aperto il finestrino va rifinito con opportune limettine di varie forme;
all'interno dovrà essere posta una piccola cornice che fungerà da base per il
finestrino.
Viene ora il momento del lavoro più determinante per la riuscita della
modifica: il frontale. Ho usato un foglio di plastica trasparente sagomato
tenendo conto delle fattezze del prototipo reale, e l'ho incollato sul muso; a
questo punto, segnati gli spazi da lasciare per i finestrini (usando plastica
trasparente si ha il vantaggio di ottenere vetri perfettamente a filo) ho
intrapreso la verniciatura. Mischiando colori ad acqua delle tonalità verde
scuro, blu elettrico e bianco ho ottenuto la tinta verde esatta e per il grigio
chiarissimo ho usato il colore bianco al 95% e nero al 5%; per questa
elaborazione non serve il blu perché la zona di lavoro non comprende quella
così verniciata.
Terminata la verniciatura ho messo al loro posto i finestrini laterali,
anch'essi fatti con plastica trasparente; per quanto riguarda la loro cornice
cromata ho agito come un tempo faceva la ditta Tarvisium: con una punta ho
inciso la cornice direttamente sulla plastica trasparente che, incidendosi, si
imbianca quel tanto che basta per sembrare cromata ed in più acquista lo
spessore voluto.
Per riprodurre le ghiere dei fanali ho usato un profilato in ottone cromato per
quelli bianchi e del filo sottilissimo stagnato e sagomato a cerchio intorno ad
una punta di matita per quelli rossi; il vetro dei fanali è stato riprodotto
con alcune gocce di colla cianoacrilica. Per i fanali rossi ho atteso
l'asciugatura per dare poi un colpo di pennello con vernice ad acqua color
rossa. Queste operazioni si evitano se si vogliono rendere funzionanti i fari:
in questo caso sarà il led stesso a fungere da vetro.
Il terzo faro, riprodotto da Lima in modo approssimativo, va completato con il
fanale vero e proprio recuperato da uno di quelli asportati in origine dal
frontale. Inoltre va aggiunta la piccola visiera che funge da riparo per la luce
solare (per meglio individuare il fascio di luce).
Il frontale si completa quindi con vari aggiuntivi autocostruiti e non:
tergicristalli, gancio realistico, accoppiatori pneumatici, casse per le
batterie e mancorrenti.
Per quanto riguarda il nuovo logo delle FS ho scelto le decals di Sara Decals;
vanno applicati in tutto tre simboli: uno per ogni fiancata ed uno sul muso
sotto ai finestrini.
Per questo modello ho deciso di non effettuare la solita sporcatura che lo rende
vissuto perché al vero capita di vederne alcune appena ridipinte nei nuovi
colori, nuove di fabbrica; eventualmente si potranno applicare alcuni graffiti
che purtroppo regnano incontrastati sui mezzi milanesi e non solo, ma siccome
l'effetto sarebbe abominevole (proprio come al vero!) ho deciso non fare neanche
il "graffittaro".
A questo punto tutto è pronto per circolare sul plastico: qualunque sia la
colorazione scelta, questa pilota potrà viaggiare trainata o spinta da E424
navetta, E646 (non verdi!), E656 sesta serie, E633, E632 ed E652 in composizione
variabile dalle 3 alle 9 vetture; ovviamente per chi sceglie la nuova livrea FS
si presentano alcuni vincoli dettati da un estremo realismo: sarà impossibile
la compresenza sul plastico con E626, E428 in servizio regolare (una deroga per
quelli mantenuti in servizio per treni speciali) ed E444 con vecchie cabine.
Dopo questa elaborazione posso così riprodurre sul plastico uno dei treni
milanesi estivi affollatissimi in viaggio verso la riviera ligure: buon viaggio!
Sergio Vadora