Digitalmente

(ovvero tutto quello che volevate sapere sui SISTEMI DIGITALI)

Paolo Portigliatti

Dialogando con molti appassionati, ci è parso di capire che esistono ancora molti luoghi comuni nei confronti dei sistemi digitali che in un certo senso "frenano" il modellista a convertire il proprio plastico al controllo digitale. Questi luoghi comuni nascono generalmente da persone non competenti e, stranamente, si diffondono con estrema rapidità. Alcuni negozianti / modellisti, non sentendosi preparati, preferiscono deviare il cliente / amico verso le soluzioni tradizionali, accusando ai sistemi digitali problemi che in realtà non esistono. 
Queste prese di posizione portano il modellista a credere che i sistemi digitali siano stati realizzati solo per "gli addetti ai lavori" e che chi riesce a farli funzionare è un vero "stregone". Se avete intenzione di passare al sistema digitale e avete qualche dubbio, rivolgetevi a persone competenti che siano in grado di darvi qualsiasi delucidazione. 
Questo testo non vuole essere pubblicità di un prodotto specifico e nemmeno un confronto fra i diversi sistemi digitali (che riteniamo sia un passo successivo), ma piuttosto una semplice descrizione di come funzionano e di cosa si può realizzare con essi. 
Ci auguriamo che al termine della lettura abbiate le idee un po' più chiare sui sistemi digitali! 

DIGITALE : che brutta parola !

Siamo circondati di cose "digitali". Il frigorifero ha il controllo digitale della temperatura, il forno a microonde ha il controllo digitale della cottura, la televisione ha il correttore digitale dell'immagine, l'automobile ha la centralina digitale di iniezione, lo stereo ha il suono digitale: potremmo proseguire con questo elenco all'infinito ma spesso, quando si parla di digitale nel ferromodellismo, molti quasi si spaventano ... 

Vediamo dunque di capire che cosa significa questa parola. Digitale non vuol dire altro che numerico (dall'inglese digit = cifra, numero). Proprio così. E questo è ancora diverso dal "fa tutto da solo" e non richiede alcuna laurea in ingegneria elettronica da parte di chi lo utilizza. Infatti, il vostro frigorifero digitale non fa altro che convertire il valore della temperatura in un numero che viene poi confrontato con quello che voi avete impostato. A seconda della differenza tra questi due numeri, il frigorifero azionerà il refrigeratore. Allo stesso modo, sul compact disc è "registrato" un numero che indica il timbro, la frequenza, l'intensità e la durata del suono che il vostro lettore digitale dovrà inviare alle casse acustiche. Tutta l'elettronica moderna è basata sui numeri ed è chiamata appunto digitale. 
Qualche anno fa, con l'avvento dell'elettronica digitale e delle tecnologie che permettono di realizzare circuiti sofisticati in spazi ridotti, alcuni produttori del settore hanno pensato di applicare tali tecnologie per il vostro hobby, dandovi possibilità di gestione fino ad allora mai viste. 

L'ITER DEL FERROMODELLISTA

Se tornate indietro con la memoria ai tempi in cui vi siete avvicinati al modellismo ferroviario, concorderete che quelli che seguono sono i passi della vostra "vita modellistica":

· primo acquisto di una confezione regalo costituita generalmente da 1 convoglio, 1 ovale di binari e da un trasformatore con la potenza per trainare il convoglio della confezione ...
· il giorno dopo, acquisto di due scambi, generalmente manuali, per effettuare un raddoppio di binario in stazione ...
· acquisto di un secondo convoglio ...
· qui i primi problemi elettrici: far fermare un treno per poter far partire l'altro in senso opposto (nel caso più semplice, ossia nel controllo manuale, è necessario isolare le rotaie, portare i fili alle sezioni, mettere un interruttore per ciascuna sezione) ...
· l'appetito viene mangiando e, la settimana dopo, costruite un ovale attorno a quello già esistente collegandolo ad esso tramite due nuovi scambi ... 
· ora potete far funzionare contemporaneamente i due convogli (prima potevate solo alternarli), uno sull'ovale più interno e l'altro su quello esterno, ma ben presto vi accorgete che la potenza del trasformatore della confezione iniziale non è sufficiente ...
· acquistate dunque un trasformatore più potente: ora i due treni funzionano bene, ma ahimè, hanno entrambe la stessa direzione ...
· inserite una sezione sull'ovale più esterno con conseguente isolamento dei binari, cablaggio di nuovi fili e posizionamento di un nuovo interruttore per la fermata ...
· utilizzando il trasformatore più potente, è possibile far funzionare i due treni in direzioni opposte se l'ovale interno è alimentato in modo opposto all'ovale esterno (inversione dei fili di alimentazione); ma, per evitare corto circuiti, dovete isolare laddove i due ovali si uniscono (in mezzo ai quattro scambi); il passaggio da un ovale all'altro è comunque un problema ...
· si pensa quindi ad un secondo trasformatore (si riutilizza il trasformatore della confezione iniziale per rendere indipendenti i due ovali); il passaggio da un ovale all'altro richiede però che le polarità dei due trasformatori siano concordi ...
· il vostro gusto si affina e vorreste che la frenata in stazione non sia brusca ...
· utilizzate dei circuiti di rallentamento (con conseguente aumento del numero di cavi e delle dimensioni del quadro di comando) che l'amico un po' esperto in elettronica vi ha costruito; funzionano bene, ma la taratura non è semplice poiché ogni locomotiva ha la sua velocità ed inerzia ...
· col passare del tempo il plastico diventa sempre più grande, gli scambi sono ormai tutti elettrici ma, per evitare "incidenti ferroviari", avete dovuto inserire una moltitudine di sicurezze (con conseguente aumento dei cablaggi) ...
· ormai i contatti reed, i relè, i deviatori di polarità non si contano più ma ...
· ... dovete ancora realizzare un valido sistema a blocchi, a volte le locomotive superano la zona di fermata e soprattutto sotto il plastico c'è una ragnatela di fili di cui non capite più niente.

LA SOLUZIONE : I SISTEMI DIGITALI

I sistemi digitali risolvono tutti questi problemi e, a differenza di quanto credono i più, vi permettono di giocare proprio come piace a voi. Infatti, con soli due fili di alimentazione, tutte le locomotive possono muoversi indipendentemente una dall'altra utilizzando un solo trasformatore che viene chiamato unità centrale di comando ed un "telecomando" chiamato cabina di comando o unità di controllo tramite il quale fate funzionare locomotive, scambi, sganciavagoni, piattaforme, itinerari, eccetera. Mentre con il sistema tradizionale, avendo un unico trasformatore, per tenere fermo un treno è necessario mandarlo in un tratto isolato, con il sistema digitale potete fermarlo dove e quando volete senza dover sezionare. Inoltre, potete definire velocità, direzione, accelerazione, decelerazione, luci (accese o spente in base alla direzione) per ciascuna locomotiva. A queste funzioni di base se ne aggiungono altre, come la possibilità di realizzare doppie e multiple trazioni, la possibilità di avere i convogli costantemente illuminati anche quando sono fermi, manovrare scambi singolarmente o formare degli itinerari fino a funzioni più complesse (per grossi plastici) per il funzionamento di un elevato numero di convogli. Immaginate il traffico di locomotive in una zona deposito con piattaforma per le vaporiere e pensate come sarebbe bello poter azionare solo la locomotiva che vi interessa (senza "tirare" nessun filo) mentre le altre rimangono ferme con le luci accese e, perché no, con il dispositivo fumogeno continuamente funzionante: con i sistemi digitali questo non è un sogno, ma una realtà !
Come è possibile tutto questo ? Attraverso la cabina di comando (spesso simile ad un telecomando per il televisore) voi inviate degli ordini all' unità centrale di comando la quale li invia sui binari.
Sui binari, dunque, sono presenti sia la "corrente" per far funzionare le locomotive, sia le "informazioni" affinché esse si muovano come voi avete ordinato. 
Come fanno le locomotive a riconoscere gli ordini diretti ad esse ? Ogni locomotiva viene equipaggiata con un "ricevitore" chiamato propriamente decoder. A ciascun decoder (e quindi a ciascuna locomotiva) viene assegnato un numero (codice). Voi date quindi gli ordini relativi ad un codice di locomotiva e l'unità centrale di comando provvederà a fare in modo che questi ordini raggiungano la locomotiva interessata. Il decoder, dal canto suo, saprà distinguere se gli ordini sono rivolti ad esso o ad altri.
Come potete notare il nome "digitale" deriva dal fatto che gli ordini che voi date alle varie locomotive vengono convertiti in "informazioni numeriche". Ma, come potete capire da queste righe, siete sempre voi che prendete le decisioni sulle manovre da effettuare, per cui la "manualità" del controllo non viene meno ma, anzi, è ancora più soddisfacente. In più, il lavoro per tale tipo di funzionamento è molto minore, in quanto queste manovre sono possibili tramite i due soli fili di alimentazione dei binari.
Su ciascuna locomotiva, quindi, viene installato un decoder. Tale operazione non è difficile; sulle locomotive di ultima produzione, poi, è già previsto lo spazio e la "spina" per collegare il decoder. Modellismo Portigliatti, per esempio, offre un valido servizio di installazione dei decoder di qualsiasi marca, garantendo la massima serietà e cura nella lavorazione dei vostri modelli. Non abbiate dunque paura a farvi installare i decoder presso centri specializzati. 
Generalmente, chi non è bene informato crede che se si utilizza un sistema digitale di una certa marca sia obbligatorio acquistare solo locomotive della stessa marca equipaggiate con il decoder. Se così fosse, i decoder non sarebbero venduti separatamente ! Dopo aver scelto il sistema digitale, sarà sufficiente acquistare i relativi decoder; dopodiché potrete installarli sulle locomotive che vi interessano. Tenete presente che, in questi ultimi tempi, è possibile utilizzare anche decoder di marche diverse con lo stesso sistema digitale. 
Forse non tutti lo sanno, ma è stata istituita un'associazione internazionale (NMRA) che ha stabilito delle norme di standardizzazione (simili alle conosciute norme NEM) per quanto riguarda i sistemi digitali, vi consigliamo, dunque, di orientare la vostra scelta sui sistemi digitali NMRA-compatibili. 

I SISTEMI DIGITALI E IL COMPUTER

Come tutti ben sapete, il computer è il primo risultato della tecnologia digitale. Esso, infatti si basa solo ed esclusivamente su numeri e, ormai, si è diffuso notevolmente anche nelle case. Con l'avvento di programmi sempre più semplici da utilizzare, basati soprattutto su grafica e simboli, è ormai utilizzato da una moltitudine di persone che hanno le più svariate età e professioni. 
La maggior parte dei sistemi digitali offrono la possibilità di essere collegati ad un computer con il quale, tramite appositi programmi grafici, è possibile riprodurre il quadro sinottico del proprio plastico (o parte di esso) ed impartire gli ordini per l'azionamento di locomotive ed accessori (scambi, segnali, sganciavagoni, piattaforme, itinerari ...) con la possibilità di avere tutto sotto controllo grazie all'indicazione delle zone occupate dai convogli. 
Anche in questo caso, il collegamento tra computer e sistema digitale avviene tramite un semplice cavo. 
Teniamo a precisare ancora una volta che collegare un computer al proprio plastico non significa, come molti credono, rinunciare al piacere di manovrare! 
Con tali programmi diventerete contemporaneamente macchinista e capo-stazione. E' possibile, inoltre, determinare delle regole di sicurezza proprio come avviene in realtà. 
Ovviamente, questi programmi prevedono anche (ma non solo) funzioni automatiche, ma sarete sempre voi che vi divertirete a descrivere dei veri e propri orari e percorsi che poi il computer realizzerà. 
I vantaggi offerti da questi programmi sono molti. Supponete di avere appena terminato il vostro quadro sinottico (il classico pannello con i vari pulsanti per il controllo del plastico) in tutti le sue parti sia estetiche che elettriche. Supponete inoltre che, dopo un po' di tempo, volete modificare il piano di binari in stazione: vi occorrerà nuovamente modificare il quadro sinottico con conseguente molto lavoro di cablaggio. 
Con il computer, invece, è sufficiente modificare il disegno del quadro di comando e, in poco tempo, tutto è pronto per funzionare nuovamente. 
Se in un sistema tradizionale vengono poi inseriti degli automatismi, questi rimangono generalmente fissi e sono quindi ripetitivi. Un buon programma per il computer vi permetterà di variare le sequenze a vostro piacere e sarà in grado di creare percorsi alternativi in tempo reale. 
Da queste motivazioni è facile dedurre che il computer abbinato al sistema digitale vi offre una flessibilità che non potete avere in alcun altro modo.

CONCLUSIONE

In queste righe speriamo di avere bene esposto i grandi vantaggi offerti dai sistemi digitali, 
vi ringraziamo per l'attenzione e vi auguriamo Buon Divertimento !



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